Racconti e Poesie

Pubblichiamo solo le poesie e i raconti più brevi di AURELIO, nel post c'è solo l'inizio, per leggere il seguito cliccate su "continua". NON LO SAPEVATE?

MISURE

Un bambino torna a casa sporco di fango, con la maglietta della Germania, i pantaloncini e le scarpe da ginnastica. Mi guarda e sorride; io sto seduto in salone prendendo le misure del tavolo e sono pagato per questo dalla madre del bambino, che sta in cucina preparando non so bene cosa da mangiare per la cena. Sono pagato per misurare tutto quello che è nella casa, senza eccezione. Non so perché; ma sono pagato benino e non faccio domande. Allora misuro anche il bambino. . . . . >

2 Comments:

At 6:02 AM, Blogger Aurelio said...

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At 3:33 AM, Blogger Aurelio said...

...Quando la madre se ne accorge, scoppia in una risata isterica e sempre più frenetica e violenta; si contorce e sbatte dappertutto roteando su se stessa. Le sarà fatale lo spigolo del tavolo di marmo che stavo misurando. Tempestivamente lego il bambino con il metro e derubo tutta l'argenteria, e i mobili antichi, e tutta la roba che avevo misurato per anni.
Conoscevo valore e dimensioni di ogni singola spilla che ho rubato in quella casa.
Non ho lasciato niente; dai lampadari alle prese di corrente; ai lavandini; le tende delle finestre; le finestre; le porte; il tacco di legno del muro per un totale di trentasette metri; il tavolo di marmo che aveva ucciso la madre del bambino. Niente ho lasciato; Solo le mattonelle. Ho preso poi anche il bambino. Avevo misurato anche lui dopotutto. E poi già c'era la stanza pronta.
Porto tutto a casa mia. Non sapendo dove mettere tutta la roba nuova, tolgo la vecchia e la porto nella casa vuota che fu della madre di questo bambino sporco di fango.
Riarredo le due case a piacimento con la roba dell'altra casa, compresi posters e quadri, senza tener conto del vecchio arredo. Poi mi opero e divento la madre del bambino. Così ora potete chiamarmi tutti Laura.
Vado a trovare i parenti acquisiti, che hanno preferito accettare la sostituzione senza fare troppe storie, piuttosto che sapere la figlia morta.
Intanto io calcolo l'area di tutti gli oggetti misurati, per vedere quanto spazio occupano in percentuale nella casa. E poi mi risposo, visto che ho saputo che mio marito è morto qualche anno fa. Mio figlio, che ho scoperto chiamarsi Franco è d'accordo: è contento di avere di nuovo una famiglia. Claudia, la persona che sposo, ha insistito per fare lei la madre ed io il padre del bambino che intanto io, da brava madre avevo lavato e gli avevo comprato una maglietta dell'Italia.
Io avrei vissuto tranquillamente anche da lesbica; ma piuttosto che litigare, ho accettato di operarmi una seconda volta per tornare uomo. Però un altro, non lo stesso che ero prima.
I parenti non hanno fatto opposizione; d'altra parte anche i vestiti stanno meglio a lei che a me; anzi, l'hanno presa piuttosto bene, specialmente mia sorella; adesso mia cognata, che credo mi voglia portare a letto.
La mamma è stata l'unica a piangere al matrimonio. E' sempre stata molto sensibile, credo. Nessuno però ha accettato di chiamarla Claudia. Se deve essere la madre del bambino deve chiamarsi Laura.
Il cane sembra molto nervoso negli ultimi tempi.

- Io non avevo molto entusiasmo per la vita, facevo un lavoro abbastanza inutile e scoprii che trasformarmi in una nuova persona sarebbe potuto essere bello.
FINE

 

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